CONDOTTA ELL'ERA IN CEPPI
Le eroine verdiane ed il Risorgimento
Testo e Regia Irene Carossia
COMPAGNIA STABILE CAROSSIA
CONDOTTA ELL'ERA IN CEPPI
Le eroine verdiane ed il Risorgimento
Testo e Regia Irene Carossia
L'idea che ha guidato.la creazione di quest'opera e la sua realizzazione, è stata quella che è emersa in me dall'analisi profonda delle opere di Giuseppe Verdi. La necessità di comprendere per far comprendere ciò che Antonio Gramsci ha definito "la democrazia artistica italiana" e che così tanto permea tutta l'opera del grande maestro. Verdi ha infatti la straordinaria capacità ed onestà di raccontare nelle sue opere, nella sua musica, nei suoi intrecci drammaturgici e nei suoi personaggi, ognuno di noi, mettendo a nudo la nostra italianità. Quella italianità vibrante costituita di speranza, forza, resistenza e anche viltà, paura, silenzio, attesa e azione, disincanto, laicità e fede.
Questo spettacolo è nato da un progetto ambizioso sia teatralmente che musicalmente ma soprattutto da un punto di vista umano: ricreare la condivisione di ideali riportando in scena il racconto di un popolo, il popolo italiano, narrato in un momento storico, il Risorgimento, in cui ha vissuto la percezione della propria dignità e la consapevolezza di avere diritto ad un destino autonomo.
Avere in scena un coro è stato determinante per spingermi a dilatare gli spazi del racconto teatrale, unendo il racconto storico , le scelte teatrali di Verdi e la storia delle donne, che esplode nelle sue straordinarie eroine, ma anche le invisibili donne del Risorgimento.
LA STANZA DEL NATALE
Testo e Regia Irene Carossia
In una società come la nostra così profondamente convinta che nella velocità si nasconda l'efficienza, nella quale troppo spesso si confonde il bisogno di verità con il cinismo, trovare il tempo e l'occasione per riflettere, raccontare e condividere, appare un obiettivo altissimo.
“La stanza del Natale” è un racconto nel racconto, l'immagine speculare di una riflessione ed una ricerca che si materializza, che accade.
Il protagonista del I atto diviene narratore interno ed esterno nel II atto, muovendosi, con il ritmo incalzante del dialogo, fra le due dimensioni che distinguono l'accadere degli eventi.
Un dialogo continuo con la propria anima, che diviene, nella coralità, l'anima di ognuno, l'anima del mondo; un'anima che si fa compagna di vita e di emozioni, creatura immateriale che diviene reale nella condivisione dei sentimenti e del bisogno di non essere soli.
Le voci, i volti, i corpi si moltiplicano in scena nella costruzione di un mondo che si trasforma sotto gli occhi del pubblico, da dimensione onirica a realtà umana e condivisa.
La scelta dei canti è quella della tradizione del Natale, in un afflato profondo ed antico che valica le frontiere delle singole tradizioni.
Tante lingue che risuonano sul palcoscenico, così come sono molti