“La
guerra è un massacro fra uomini che non si conoscono
a vantaggio di uomini che
si conoscono
ma eviteranno di
massacrarsi reciprocamente”
P.Valéry
Come
si può raccontare un massacro al quale ancora oggi, a distanza di
100 anni, non si è riusciti a dare un senso, se non attraverso la
dimensione umana di due vite travolte dalla storia.
Tre
anni infami, governati dall'orrore, vissuti nell'assoluto spreco
della vita di tanti, lungo un confine presunto chiamato a separare
persone, ancora prima che luoghi, questa è la guerra del '15-'18.
Un
fronte vissuto nelle trincee: sepolture a cielo aperto dove si sono
consumati sacrifici umani, come in un macabro rito, nel quale il
freddo, la paura, le malattie, la disperazione e l'impossibilità di
prevalere gli uni sugli altri hanno reso ancora più assurdo il
concetto di conflitto.
Schieramenti
umani separati da lembi di terra di nessuno, dove i colori delle
divise non avevano più nessun significato, soffocati dal sangue,
dalla morte, dal filo spinato, dai gas asfissianti, questo è ciò
che è rimasto negli occhi dei sopravvissuti, insieme alla violenza
degli attacchi all'arma bianca, il corpo a corpo delle baionette.
Dall'altra
parte l'orrore, il senso di impotenza e la paura vissuti dai civili
e dalle donne, offertesi come infermiere volontarie, pronte a curare
uomini in tutto simili ai loro padri, figli, fratelli, compagni,
mariti.
Questo
spettacolo racconta la dimensione di questi due fronti, la trincea e
l'ospedale, attraverso gli occhi di una donna ed un uomo,
disperatamente separati da un fiume: l'Isonzo.
Bianca e Francesco non si
conoscono: giovane vedova goriziana lei ed emigrante friulano lui,
appena rientrato in Italia.
Entrambi hanno già dei
sogni infranti, vite spezzate e, tuttavia, nell'incontro casuale,
ritrovano la voglia di vivere, di amare, di credere, di costruire un
futuro comune, un nuovo sogno che verrà interrotto brutalmente dalla
dichiarazione di guerra fra Italia ed impero Austro ungarico del 24
Maggio 1915.
L'Isonzo, il fiume che
separa le loro vite, diviene un confine di morte e di sofferenza; lei
impegnata a curare i feriti e consolare i morenti, lui impegnato a
sopravvivere ed uccidere.
L'orrore della Grande
Guerra raccontato attraverso l'angoscia di due esseri umani, una
donna ed un uomo per rappresentarne molti, troppi.